Le quotazioni di Monero (XMR) sono bloccate in stabilizzazione dal 15 settembre scorso nel range contenuto tra 149.31 e 143.18, nel cambio contro dollaro americano. Questa crypto, in realtà, sta attraversando un periodo di assenza della direzionalità che si protrae ormai al 17 agosto, giorno in cui furono segnati i minimi relativi di quota 136.78, a conclusione di un’ampia fase ribassista che si era avviata il 3 luglio.
Durante l’ultima settimana le quotazioni hanno attraversato una fase di compressione della volatilità tutta concentrata nella parte superiore del range di oscillazione laterale. La candela del 21 agosto scorso delimita l’area d’azione che il mercato ha pedissequamente rispettato durante tutte le quattro settimane successive, con una resistenza posta a 149.84 ed un supporto a 135.81.
Con il nostro più recente aggiornamento, risalente al 29 agosto, avevamo ipotizzato la tenuta di livelli di supporto situati tra 140.60/141.20, a favore della probabile fuoriuscita rialzista dall’area di congestione. Tale scenario è stato tuttavia rinnegato dalla crypto, che si è fatta sfuggire un’ottima occasione tecnica per ripristinare la pressione rialzista in maniera più stabile e continuativa.
A queste condizioni, dobbiamo considerare probabile un ulteriore ampliamento del contesto non-direzionale di fondo. Nello specifico è probabile che il mercato, non essendo riuscito ad oltrepassare le resistenze, possa adesso puntare nuovamente verso la parte inferiore del range, allo scopo di ritrovare liquidità “fresca”.
Ricordiamo che Monero non fa attualmente parte della stretta selezione di cryptovalute che compongono il nostro portafoglio rialzista di tendenza. Si tratta di una lista di asset digitali – attualmente 31 – individuati in base a criteri di carattere fondamentale e tecnico, che viene aggiornata periodicamente rimanendo sempre disponibile per la consultazione sul sito. Evidenziamo tuttavia che Monero riscuote a livello mondiale un elevato grado di popolarità, come dimostra la sua capitalizzazione, superiore ai 2 miliardi e 600 milioni di dollari.
Passiamo all’analisi del grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, per fissare con maggior precisione i riferimenti tecnici da utilizzare per l’operatività nelle prossime cinque-dieci giornate. Come premesso innanzi, il segnale di breve/brevissimo periodo è tornato ribassista, legittimato dalla tenuta delle nuove resistenze poste a 146.90 e 149.35/150.00.
Le resistenze costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di nuovi recuperi, in funzione di un probabile arretramento fino a 139.35/65. Non sono visibili attualmente proiezioni più ampie, proprio in virtù del fatto che il mercato si trova in un contesto di scarsissima direzionalità.
L’eventuale cedimento anche di quota 139.35 allargherebbe ulteriormente la debolezza fino a 137.05, dopodiché sarebbe in ogni caso necessario attendere segnali prima di aggiornare di nuovo l’analisi. Il quadro descritto verrebbe annullato dall’eventuale rottura di quota 150.00, confermata da almeno una chiusura superiore su grafico a 30 minuti. Questo imporrebbe di spostare l’attenzione sul punto di verifica immediatamente superiore, sito a 154.15/35.
Ricordiamo che sul sito è disponibile in forma completamente gratuita un corso completo di analisi tecnica, per quanti fossero interessati ad approfondire il funzionamento dei segnali qui esposti. Indicazioni tecniche su Monero e su tutte le altre principali cryptovalute vengono diramate quotidianamente dal nostro canale Telegram Ufficiale. Mentre scriviamo, XMR viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 145.21 dollari, sostanzialmente stabile su base giornaliera (+0.06%).